sabato 4 febbraio 2012

UDC: PERUGIA E TERNI CERCANO PACE (Il Giornale dell'Umbria, 4/02/2012)


Riportiamo di seguito l'articolo apparso oggi nella cronaca regionale de "Il Giornale dell'Umbria":

Neve "benedetta": l'assise regionale rinviata a fine febbraio, con Casini
UDC: PERUGIA e TERNI CERCANO PACE

La pax dell'Udc umbro passa da Roma. Ieri il capogruppo in Provincia del partito, Maurizio Ronconi, ha incontrato nella Capitale il segretario nazionale, Lorenzo Cesa. Mercoledi il capogruppo in Regione, Sandra Monacelli, tornerà a Roma per definire gli ultimi dettagli di una piattaforma che verrà poi discussa e consolidata a fine mese.
Si terrà nell'ultimo sabato di febbraio il congresso regionale dell'Unione di Centro che avrebbe dovuto svolgersi oggi a Spoleto ma che è stato rinviato. Per problemi di maltempo e "in considerazione della complessa situazione politica che si è determinata in Umbria, in particolare nella provincia di Terni" ha spiegato ieri l'altro in un comunicato il responsabile organizzativo nazionale dell'Udc, Antonio De Poli.
Il "nodo" formale appare dunque legato al ruolo di Terni dentro agli equilibri del partito. "C'è necessità di collaborazione e di una gestione condivisa" spiega Enrico Melasecche segretario provinciale dell'Udc nella città dell'Acciaio. E però, dietro a una questione che appare politica, sembra che si sia consumato più di uno scontro, anche con toni piuttosto accesi, fra lo stesso Melasecche e Ronconi. In ballo il ruolo da ricoprire nell'organigramma regionale dell'Unione con Ronconi che sembrava destinato alla carica di segretario regionale e Melasecche a quella di presidente. 
Un accordo che però sarebbe saltato, frantumandosi in mille pezzi, con schegge impazzite arrivate fino ai vertici romani dell'Udc. Da dove sarebbe perciò attivato lo stop. L'obiettivo è ora ricomporre i "cocci" del partito, ma anche individuare una exit strategy che consenta - anche nel prossimo futuro - di evitare di incappare in lotte personalistiche e scontri fraticidi. Non è dunque assodato che il congresso di fine febbraio - a cui dovrebbe prendere parte anche Pierferdinando Casini - ratifichi le posizioni di oggi e quindi dalla conta del congresso potrebbero emergere rivoluzioni destinate anche a cambiare il peso dei vari esponenti del partito.
CH.C.

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